In un’intervista rilasciata alla testata olandese Autonieuws, il direttore marketing di Lancia svela i retroscena sul ritorno nel mercato mondiale del marchio e le strategie future.
Il ritorno pragmatico con Ypsilon
Fuster in questa intervista racconta perché Lancia abbia iniziato il suo rilancio con Ypsilon, una citycar, quando il marchio è conosciuto nel mondo per le berline e le coupe. Ha spiegato che la scelta è stata pragmatica: “In Italia eravamo ancora attivi con le city car, ma nel resto d’Europa siamo stati via per circa sette anni. Le automobili tra i 4 ed i 4,2 metri rappresentano circa il 35% del mercato. Per il rilancio internazionale del marchio volevamo un’auto che rispondesse alle esigenze del più vasto gruppo possibile di automobilisti, con un nome ancora noto a molti. Quindi la Ypsilon“.
Il futuro con Delta e Gamma
Fuster si concentra anche sul futuro. Ypsilon sarà solo la prima della nuova linea. Ci saranno poi nuove vetture: “nel 2026 toccherà alla Gamma, un’auto più grande, spaziosa e completamente elettrica. Altri due anni dopo arriva l’auto che probabilmente gli appassionati più aspettano, la nuova Delta altrettanto elettrica. Ci sono già dei modelli, sarà un’auto molto radicale e persino futuristica con la quale renderemo omaggio anche alla storia. Nel frattempo riproponiamo anche la leggendaria etichetta HF e nel 2025 sarà disponibile una variante sportiva della Ypsilon. Questo sarà previsto anche per tutte le future Lancia. Si tratta in realtà di un piano molto semplice, che, come detto, dovrebbe rispondere perfettamente alle esigenze del mercato europeo”.
Il posizionamento di Lancia sul mercato
Il direttore ha spiegato che Lancia non ripercorrerà la strada di Alfa o di Ds. Quindi non sarà un’auto sportiva o prettamente cittadina. Bensì un’auto che abbraccerà il lusso, caratteristica da sempre della casa: “Il posizionamento di Lancia è molto chiaro, è sinonimo di innovazione italiana e ancor più di eleganza italiana. In Stellantis abbiamo già diversi marchi meravigliosi con prodotti meravigliosi. Ma Lancia sicuramente aggiunge qualcosa. La sensazione che quando ti siedi in macchina, ti siedi anche in un raffinatissimo salone italiano. Questa è unica, questa è Lancia. Quando il nostro CEO Luca Napolitano e il capo di Stellantis Carlos Tavares hanno deciso di rilanciare Lancia nel 2021, la missione era chiara. Lancia doveva diventare un marchio premium con una caratteristica unica, esattamente quell’eleganza italiana. Nessun altro marchio oggi può davvero comunicare attorno a questo tema, ma Lancia sì. Abbiamo inoltre studiato attentamente il potenziale dei diversi mercati europei e selezionato quelli in cui la nostra strategia può funzionare. L’amore per lo stile di vita italiano esiste in Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e in molti altri paesi. Ma ci sono anche mercati in cui la Lancia non ha una vera storia e quindi non è tornata. Qui in Belgio la passione c’è sicuramente, lo si nota anche negli eventi con auto d’epoca. Si nota sempre che la Lancia è ancora molto popolare”.
E su un possibile ritorno al rally…
Avevamo già annunciato un possibile ritorno di Lancia nelle corse e in particolare nel rally. Il direttore Fuster su questo argomento non si sbilancia. Spiega innanzitutto che il marchio sportivo di Stellantis è Alfa Romeo. Però non esclude la strada del rally per Lancia: “Certo, anche i tanti tifosi Lancia sui social ci stanno lavorando da un po’. Proprio a causa di quella ricchissima storia di rally. Ma dobbiamo restare pragmatici. Quest’anno rilanciamo il marchio con un nuovo modello, questa è la priorità. Lo affronteremo passo dopo passo, con molta attenzione alla qualità. Ma è ovvio che seguiamo naturalmente ciò che accade con i nostri vecchi e potenziali nuovi clienti. Quindi non si sa mai…”
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