La fotografia e il vino sposano l’arte con il Garesio Wine Prize


Attribuito alla svizzera Olga Cafiero il riconoscimento curato da Camera e sostenuto da Garesio Winery. Al prossimo Exposed Foto Festival di Torino il lavoro che l’artista svolgerà tra le vigne di Serralunga d’Alba.

È Olga Cafiero la vincitrice del Garesio Wine Prize for Documentary Photography.

La prima edizione del premio curato da Camera e sostenuto dall’azienda vitivinicola Garesio ha visto vincere l’artista svizzera, a fronte di circa un centinaio di partecipanti.

Il premio si colloca nell’ambito di Exposed Foto Festival, rassegna internazionale di fotografia che si tiene a Torino. Il tema centrale è il rapporto tra paesaggio e innovazione.

La giuria, composta da Menno Liauw, direttore artistico di Exposed, Walter Guadagnini, direttore artistico di Camera e Giovanna Garesio, titolare di Garesio Winery, ha premiato il lavoro fotografico che Olga ha svolto in Svizzera.

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Attraverso la fotografia Olga Cafiero ha svolto un lavoro di documentazione, con grande attenzione ai dettagli. Il suo lavoro ha mostrato grande impatto estetico e visivo e invitato la giuria alla riflessione.

Oltre ad un riconoscimento economico l’artista svizzera sarà chiamata a realizzare un progetto fotografico nelle vigne di Serralunga, da presentare all’edizione 2025 di Exposed.

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Giovanna Garesio

L’azienda Garesio nasce nel 2010 dalla passione per il vino dei genitori. I Garesio partono dalla Barbera, acquistando la prima vigna nella zona del Nizza DOCG.

Dopo qualche anno arriva l’acquisto di una decina di ettari nel comune di Serralunga d’Alba, che comprende una lunga ristrutturazione dei locali rilevati.

Dalle poche migliaia di bottiglie di Barbera si arriva alle 90 mila di oggi, che comprendono anche Nebbiolo, Barolo e bollicine di Alta Langa. La proprietà si estende su 25 ettari vitati complessivi, tra Langa e Monferrato.

L’azienda ha conduzione famigliare e certificazione biologica delle uve nebbiolo. Giovanna Garesio la conduce da sette anni con un’attenzione e una sensibilità particolare, che l’ha portata a progettare una serie di etichette d’autore con i disegni dei bambini.

Garesio-Giovanna3-1024x729 La fotografia e il vino sposano l’arte con il Garesio Wine Prize

«Proprio da questo progetto arriva la motivazione a sostenere il Garesio Wine Prize – racconta Giovanna Garesio -, unitamente al respiro internazionale del premio, che è lo stesso che accarezza un grande vino come il Barolo. Per questo ci sentiamo pienamente coinvolti come azienda».

Un respiro internazionale e una ricerca del bello e dell’eleganza che caratterizzano l’intera produzione vinicola della casa: dal Pas Dosè di Alta Langa realizzato con uve pinot nero in purezza; ai colori caldi e ai profumi complessi del Monferrato Resilio; al frutto pulito accompagnato dalla notevole struttura del Nizza Gavelli; alla gradevole florealità del Barolo Gianetto o alla sostanza e longevità del Cerretta.

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Nasce in questi giorni anche il Garesio Wine Resort, otto suites e due camere affacciate alla tranquillità dei vigneti, con arredi in pietra di Langa e legno, ampi spazi e piscina a sfioro. Un luogo di charme dove ritemprarsi dalle fatiche del lavoro, passando attraverso il centro benessere e le degustazioni dei vini.

È proprio qui che Olga Cafiero sarà ospitata per realizzare il suo lavoro fotografico per Exposed 2025. Difficile pensare che non sia catturata dai colori dell’uva e dalla perfezione dei filari.

INFO

0173613046  

info@garesiovini.it

incoming@garesiovini.it

Fabrizio Bellone

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