Qualità dell’aria: qual è lo stato del Piemonte?


Questa mattina è stato presentato il report annuale sulla qualità dell’aria in Piemonte alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati e il direttore dell’Arpa Secondo Barbero.

Qualità dell’aria, interventi e investimenti

Un report positivo. Così lo ha subito presentato l’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati, appena arrivato al Museo delle Scienze Naturali di Torino, sede della conferenza stampa. Un report, spiega l’assessore, che fa sperare, ma che è il frutto di cinque anni di lavoro assiduo del suo assessorato. Marnati inoltre ha parlato anche della condizione difficile che stanno vivendo alcuni paesi della regione, come Macugnaga, fortemente colpita dal maltempo. Maltempo che non lascia spazio ad alcun lavoro sul territorio nel breve periodo – spiega – perché gli unici interventi che si possono apportare sono di tamponamento ad una situazione già molto pregressa. L’assessore ricorda anche il piano di investimento di 400 milioni, il quale ha occupato vari settori ambientali, dalla qualità dell’aria alla balneabilità delle acque presenti nei territori regionali. Inoltre, ha concluso Marnati, il futuro permetterà nuove risorse di rilevazione e maggiore capacità di intervento grazie alle nuove tecnologie e all’intelligenza artificiale.

Qualitá dell’aria, miglioramenti in vista?

I dati ambientali dell’ultimo anno sono stati presentati, invece, dal direttore di Arpa Piemonte, Secondo Barbero. Barbero ha puntualizzato subito che gli indicatori totali per analizzare la condizione ambientale sono 150, con oltre oltre sessantamila campioni analizzati e che nel 2023 ci sono stati 62 bollettini che contenevano un allerta gialla, 6 arancione e nessuna allerta rossa. Poi è passato alla presentazione dei dati.

Per quanto riguarda le temperature, il 2023 è stato il secondo anno più caldo dopo il 2022. Al contrario per le precipitazioni c’è stato un deficit del 9%. Deficit che avuto una inversione di tendenza quest’ anno dove, nei primi sei mesi, c’è stato un surplus del 90%. Situazione che ha portato a dire che: “se anche non piovesse più questo anno saremmo comunque in linea con i dati degli scorsi anni”. Dati positivi anche per la qualità aria: nel 2023 le concentrazioni di PM10 sono state in media le più basse di tutta la Serie storica di misura. E anche il 2024 è in linea con questa tendenza. Lo stesso vale per la quantità di biossido di azoto, in cui l’unica eccezione è Torino, la cui quantità è sopra la media. In conclusione, le portate dei fiumi hanno visto una crisi nei primi mesi del 2023 per poi riprendersi successivamente con le piogge. Quest’anno invece la situazione sembra non portare problemi visto le piogge abbondanti delle ultime settimane.

Una situazione definita più che positiva dai dati emersi e anche il direttore Barbero ha voluto esprimere la sua soddisfazione per quanto riportato dai rilevatori come il frutto di un lavoro di equipe realizzato con il governo regionale.

di Riccardo Minniti

Tutti i dati sono consultabili su
www.arpa.piemonte.it

Leave a Reply